Il sapone è il risultato di una reazione chimica, detta saponificazione, che avviene fra una soluzione caustica (cioè con pH molto basico) e del grasso vegetale o animale. Saponificare in casa è facile, ma dal momento che si lavora con una sostanza molto irritante e aggressiva, la soda caustica (formula chimica NaOH), bisogna stare attenti a non toccarla con le mani e a non farla finire sulla pelle e usare sempre i guanti. Il sapone è fatto di:
H2O + NaOH + grassi (oli e burri)
♥ Formulare un sapone ♥
Ecco le materie prime che occorrono per fare il sapone:
• acqua distillata
• oli/burri
• soda caustica (NaOH)
• oli essenziali o altre profumazioni
• coloranti (opzionali)
• antiossidante (se l'avete)
La ricetta base per 1 kg di sapone fatto col metodo a freddo è:
3oo gr d’acqua, 1000 gr di grassi e la soda da calcolare in base ai grassi scelti.
Quindi se per esempio vogliamo farne 500 gr, basterà dimezzare: 150 gr d’acqua, 500 gr di grassi e la soda, sempre in base ai grassi.
♥ Scelta degli ingredienti ♥
Innanzitutto è importante ricordarsi che l'acqua dovrà essere sempre distillata. Poi viene la scelta dei grassi. Potete saponificare con gli oli e i burri che preferite, ma comunque non vanno scelti a caso. Ognuno di questi grassi infatti, una volta saponificato, ha una resa diversa, cioè farà più o meno schiuma e sarà più o meno delicato sulla pelle, e quindi darà un sapone diverso.
Ogni olio o burro ha un indice di saponificazione (IS), cioè un numero che ci dice qual è la quantità di soda che serve per saponificare un grammo di quel determinato grasso.
Tipo di burro o olio e IS:
Albicocca (prunus armeniaca) 0,135
Arachidi (arachis hypogaea) 0.136
Argan (argania spinosa) 0.195
Avocado (persea gratissima) 0.133
Babassu (orbignya oleifera) 0.175
Borragine (borrago officinalis) 0.136
Cacao burro (theobroma cacao) 0.137
Canapa (cannabis sativa) 0.135
Caprilico caprico trigliceride 0.235
Cartamo (carthamus tinctorius) 0.136
Cocco (cocos nucifera) 0.184
Colza (brassica campestris) 0.124
Cotone (gossypium herbaceum) 0.138
Enotera (oenohera biennis) 0.136
Germe di grano (triticum aestivum) 0.131
Girasole (helianthus annuus) 0.134
Jojoba (simmondsia chinensis) 0.059
Karitè burro (butyrospermum parkii) 0.128
Kukui (aleurites triloba) 0.135
Lino (linum usitatissimum) 0.136
Macadamia (macadamia ternifolia) 0.139
Mais (zea mays) 0.136
Mandorle dolci (prunus dulcis) 0.136
Mango burro (mangifera indica) 0.128
Neem (melia azadirach) 0.139
Nocciole (corylus avellana) 0.136
Noci (juglans regia) 0.135
Oliva (olea europaea) 0.134
Palma (elaeis guineensis) 0.141
Noccioli di palma (elaeis guineensis) 0.156
Pistacchi (pistacia vera) 0.135
Senape, semi (sinapis alba) 0.124
Ricino (ricinus communis) 0.128
Riso (oryza sativa) 0.128
Rosa (rosa moschata, rosa canina) 0.132
Sesamo (sesamum indicum) 0.133
Soia (glycine soja) 0.135
Vinaccioli (vitis vinifera) 0.126
Zucca (cucurbita maxima) 0.133
Cera d'api 0,069
In base a questi IS, si calcola la soda.
♥ Il calcolo della soda ♥
Per calcolare la soda bisogna moltiplicare i grammi di ogni singolo grasso che intendiamo usare per il suo IS, così avremo i grammi di soda necessari per ogni singolo tipo di grasso; poi basta sommarli per avere la quantità totale di soda che ci serve.
Esempio:
Se decido di usare per il mio sapone:
700 gr d’olio oliva
300 gr d’olio di cocco
mi basta moltiplicare:
700 x 0.134= 93,8 (gr di soda necessari a saponificare l’olio d’oliva)
300 x 0.184=55,2 (gr di soda necessari a saponificare l’olio di cocco)
e infine sommare 93,8+55,2=149, cioè i grammi di soda che servono in totale.
É importante secondo me saper fare i calcoli a mano per rendersi bene conto di come funziona, comunque per accelerare i tempi si possono usare dei fogli di calcolo che si trovano in rete. Ecco il link di una tabella che fa automaticamente il conto della soda e anche dello sconto, che io trovo davvero eccezionale, dal sito ilmiosapone.it:
http://www.ilmiosapone.it/download.html (file calcolatori - il mio sapone)
Con questo calcolo otteniamo la soda necessaria per saponificare tutti i grassi. Questo ci dà un sapone perfetto per il bucato, ma forse un po’ aggressivo sulla pelle. Per avere un sapone un po’ più delicato possiamo:
1. scontare la soda
2. aggiungere oli al nastro
Scontare la soda vuol dire mettere un po’ meno soda del necessario in modo che non venga saponificato il 100% dei grassi ma che una piccola quantità di essi resti “libera” e svolga un’azione emolliente sulla pelle.
Di solito la soda si sconta del 5% . C’è anche chi la sconta fino al 9-10% però più la si sconta, più probabilità ci sono che il sapone irrancidisca, proprio a causa degli oli non saponificati. Per evitare che questo accada si possono usare degli antiossidanti, come l’oleoresina di rosmarino, o un chelante come l’etidronato di sodio (ecobio).
Per scontare del 5% si motiplica il totale di soda per 0,95
149 x 0,95 = 141,55 sono i gr di soda scontata
Aggiungere oli al nastro, vuol dire aggiungere alla fase di nastro una piccola quantità d’olio che non verrà trasformata, o saponificata, dalla soda (quindi si deve calcolare la soda solo per i grassi che si mettono all’inizio) e che quindi renderà il sapone più delicato.
♥ Procedimento ♥
Questa è l’attrezzatura che serve per poter realizzare il sapone:
• brocca di pirex, che resiste al calore della reazione fra acqua e soda
• pentolino d'acciaio (non di alluminio perché la soda lo corrode!)
• frullatore a immersione
• termometro
• mestolo di legno, che poi userete esclusivamente per il sapone
• guanti, vanno bene quelli di gomma da cucina
• occhialini di protezione
• mascherina
• forme o stampi per il sapone
Le forme di silicone per i dolci vanno benissimo e sono comode per tirare fuori le saponette quando sarà il momento di estrarle, oppure si possono usare anche contenitori di plastica come quelli per il gelato artigianale rivestiti di carta da forno per facilitare l'estrazione del sapone o i vasetti dello yogurt, sempre rivestiti, che però vanno tagliati per tirare fuori il sapone e poi buttati via. oppure ancora i contenitori tetrapak ben ripuliti, anche loro da tagliare e buttare dopo.
Procedimento con il metodo a freddo:
1. Pesate l'H2O e mettetela nel becher di pirex. Prendete la soda con un cucchiaio di acciaio e mettetela in un bicchiere di vetro o di plastica e pesatela (cucchiaio e bicchiere devono essere perfettamente asciutti).
2. Pesate gli oli (e i burri se ne avete scelti per il vostro sapone) e metteteli nel pentolino.
3. Versate a poco a poco la soda nell'acqua. Questo è il momento in cui avverrà la reazione chimica che sprigiona calore: la temperatura della soluzione può arrivare a anche a oltre 90°C. Per questo è meglio fare questo procedimento dentro il lavello (così se il becher si dovesse rovesciare, la soluzione cadrà direttamente nello scarico senza far danni) e vicino ad una finestra aperta. Ci vogliono delle piccole attenzioni: non toccare la soda con le mani nude e non fate schizzare la soluzione sulla pelle.
4. Attendete che la soluzione si raffreddi controllando la temperatura con il termometro. Quando la temperatura si avvicina ai 50° accendete il fuoco sotto il pentolino dei grassi. Se avete solo oli tenete presente che si riscalderanno davvero in pochissimi minuti, se avete burri accendete un pò prima per farli sciogliere.
5. Quando sia la soluzione che i grassi sono alla temperatura di 45°C, versate la soluzione nei grassi e iniziate a mescolare col mestolo di legno, per amalgamare il tutto.
6. Dopo aver mescolato per qualche minuto, iniziate a frullare col frullatore a immersione. Vedrete che la vostra pasta di sapone comincerà ad addensarsi. Appena tirando fuori il frullatore vedete che è abbastanza densa da "scrivere" (cioè lasciare una traccia, come un nastro) sulla superficie, vuol dire che avete raggiunto la fase del nastro. Adesso potete fare le vostre aggiunte: fragranze, oli essenziali, fiori, altri oli, ecc.
7. Versate la pasta di sapone nello stampo e copritela con un panno pesante, così resterà al caldo.
Bene, il sapone è fatto! adesso va lasciato riposare per 48 ore, per far terminare la saponificazione, dopo potete toglierlo dalla forma ed eventualmente tagliarlo. Il sapone però non è ancora pronto per essere usato: è ancora un pò caustico ed è meglio non usarlo. Inoltre deve ancora riposare in un luogo fresco e ventilato per asciugarsi così da far evaporare l’acqua che contiene a poco a poco, per raggiungere la massima qualità. Adesso infatti avremmo un sapone che si consuma troppo presto, sciogliendosi a contatto con l'acqua. Il tempo di stagionatura è minimo 2 mesi (ma più riposa meglio è), poi potrete usarlo tranquillamente.